“Attenzione alle pubblicità ed a confondere il pane fresco con quello surgelato”

berardiL’intervento del presidente di Assipan Grosseto Alessandro Berardi

“Attenzione a confondere il pane fresco con quello surgelato”. Il monito arriva da Alessandro Berardi, presidente del sindacato provinciale dei panificatori Assipan Confcommercio Grosseto, che, rivolgendosi ai consumatori, fa riferimento alle pubblicità di alcuni supermercati, diffuse nella nostra provincia, in cui si punta l’attenzione sulla presenza del forno.
“Leggendo ‘forno’ – commenta Berardi – le persone pensano al luogo dove si prepara il pane in tutta la sua filiera, dalla miscelazione di acqua e farina fino alla cottura. Ed invece si tratta, molto spesso nella grande distribuzione, di forni che vengono usati per completare la cottura di semilavorati surgelati. Insomma, il pane ‘fresco’ è tutta altra cosa”.

Il presidente di Assipan Grosseto apre la strada a nuove battaglie di settore, dove accanto alla qualità del prodotto, sono aspetti di fondamentale importanza anche la chiarezza sugli ingredienti e sui procedimenti di realizzazione.

Anche se è perfettamente in regola con le normative sulla salute e con le disposizioni legislative, il pane ottenuto da semilavorati precotti e/o surgelati è ovviamente un prodotto diverso rispetto al vero pane fresco, come quello della panetteria di vicinato.

“Sono chiamato, da presidente di categoria, a difendere il nostro settore anche da messaggi pubblicitari non proprio chiari – continua Berardi – Suggerisco a tutti i miei colleghi che hanno a cuore il proprio lavoro di contattare la nostra Associazione, la Confcommercio, in modo da poter fare una battaglia unitaria e comune”.

Non è sufficiente rispettare le regole, quello che il presidente Assipan chiede è maggiore trasparenza.
“Le normative sull’etichettatura, forse, non bastano più – sostiene Berardi – Credo sia opportuno che anche le pubblicità, in particolare in ambito alimentare, parlino chiaro. Insomma, chiediamo una maggiore attenzione nel linguaggio pubblicitario e negli spot utilizzati, perché è fondamentale che il cliente sappia bene cosa va a comprare”.

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