CARBURANTI, NUOVE REGOLE: RICORSO AL TAR

Dal 24 luglio scatta l’obbligo della comunicazione al Ministero per le imprese e il Made in Italy per ciascuna variazione di prezzo dei carburanti (in aumento o in diminuzione). I prezzi devono essere comunicati anche se non vi sono state variazioni. L’obbligo riguarda i prezzi dei carburanti venduti in modalità self-service.  Quei distributori che hanno sia self-service, sia la modalità servito possono scegliere di comunicare anche i prezzi del servito, ma possono tranquillamente fermarsi al rispetto dell’obbligo per il self. Gli impianti che invece non hanno modalità self, ma soltanto il servito, hanno comunque l’obbligo di comunicare al Ministero i prezzi dei relativi carburanti. Il Ministero per le imprese e il Made in Italy una volta ricevute le comunicazioni calcola la media dei prezzi a livello nazionale per gli impianti attivi sulla rete autostradale, e a livello regionale per gli impianti della rete stradale ordinaria rendendo poi disponibile, ogni giorno, il prezzo medio che i singoli impianti devono esporre a partire dal primo agosto.

“Proprio così – dichiara Andrea Fabbri, funzionario dell’area sindacale di Confcommercio Grosseto (nella foto) – l’insensata norma dell’esposizione del cartello medio è rimasta viva e vegeta e a quanto pare a partire dal 1 agosto dovrà essere applicata. Come Figisc-Confcommercio abbiamo lottato su tutti i fronti per far capire al Governo che una misura del genere non serve assolutamente a nulla se non a complicare il lavoro dei benzinai che invece di pensare a lavorare dovranno anzitutto occuparsi di controllare le piattaforme web del Ministero e poi scrivere velocemente il prezzo medio da esporre nell’impianto. Se sul fronte di queste inique disposizioni qualche battaglia sembra essere stata persa, la guerra non è ancora finita – sottolinea Fabbri – Già, perché Figisc-Confcommercio insieme anche a Fegica ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento che obbliga i Gestori alla comunicazione dei prezzi ad ogni variazione ed introduce sanzioni pesantissime (fino alla chiusura dell’impianto) nel caso di ripetuta violazione degli obblighi di comunicazione ed esposizione dei cartelli contenenti il “prezzo medio” regionale (per la viabilità ordinaria) e nazionale (per la viabilità autostradale). Il Tribunale amministrativo si riunirà il 26 luglio per entrare nel merito e stante la veloce fissazione dell’udienza non ha inteso concedere la sospensiva del provvedimento governativo.  Siamo fiduciosi che i magistrati sapranno riportare ordine e giustizia in una materia, quella della distribuzione dei carburanti, in cui sono le grandi Compagnie petrolifere a speculare sulle esigenze di spostamento degli automobilisti e non certo i poveri benzinai il cui unico obiettivo è assicurare una vita dignitosa alle proprie famiglie.  Come Figisc-Confcommercio – conclude Fabbri – terremo molto alta l’attenzione anche durante il periodo di ferie, pronti a ogni ulteriore azione di lotta qualora la situazione generale dovesse ulteriormente aggravarsi”.

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