Con il decreto Ristori Bis, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 9 novembre 2020 , è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che hanno la partita IVA attiva, a condizione che si sia registrato un calo di fatturato di almeno un terzo tra aprile 2020 e aprile 2019 Chi ha già beneficiato dei precedenti ristori riceverà il bonifico diretto sul proprio IBAN. Chi non ha mai presentato istanza, deve inoltrare la domanda esclusivamente mediante la procedura web.
Con il nuovo Decreto vengono ampliate le categorie di attività ammesse a beneficiare del contributo, comprendendo ora anche, tra le altre: ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto; attività delle lavanderie industriali, traduzione e interpretariato, musei, bus turistici. Codici ateco ai quali spettano i contributi.
Zone Rosse + 50% Per alberghi (codice Ateco 551000), gelaterie e pasticcerie, ambulanti (di cui ai codici Ateco 561030 e 561041), bar e altri esercizi simili senza cucina (codice Ateco 563000) con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto (c.d. zone rosse o arancioni) viene inoltre aumentato di un ulteriore 50% il contributo previsto dal decreto Ristori.
Nuovo contributo a fondo perduto per le attività in zona rossa
È previsto un nuovo contributo a fondo perduto a favore degli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive relative alle zone rosse, con particolare attenzione a negozi ed esercizi commerciali Codici ateco ai quali spettano i contributi.
Per i soggetti che hanno già ricevuto il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio, il contributo sarà corrisposto direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente bancario sul quale è stato erogato il precedente contributo. Per chi non aveva percepito il precedente contributo l’indennizzo sarà riconosciuto previa presentazione di apposita istanza all’Agenzia delle Entrate.
Contributi per le attività con sede nei centri commerciali
Il contributo viene riconosciuto, per l’anno 2021, fino ad un massimo del 30%, agli operatori con sede operativa nei centri commerciali e agli operatori delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande, interessati dalle nuove misure restrittive del DPCM del 3 novembre 2020.
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