“Nardi casa” chiude, ma Cecilia apre la sua officina

Nuovo, importante step nella storia imprenditoriale della famiglia Nardi, una delle più conosciute a Grosseto sia per la sua longevità, sia per la grande capacità di interpretare l’innovazione nel settore casa arredo. Carlo Nardi e sua moglie Cristina Pierini chiudono lo storico negozi di via Oberdan, per decenni autentico punto di riferimento per le decorazioni e gli elementi di arredo di qualità. Tuttavia il nome Nardi non abbandonerà del tutto il commercio grossetano. Grazie a Cecilia Nardi, la terza generazione di questa famiglia proseguirà nel solco avviato a fine anni Cinquanta dai nonni Vittorio e Leonilde. Venerdì 19 aprile in via Tripoli, proprio accanto al Teatro Moderno, infatti, aprirà “L’Officina di Ceci” un vero e proprio ‘laboratorio dell’arte’ in cui i grossetani potranno sempre trovare fiori artificiali, decorazioni e profumazioni di alta qualità, ma sarà possibile trovare anche moltissime novità, uniche nel loro genere. A cominciare dai corsi di restyling e decoro cui potranno partecipare tutti coloro che vorranno dare nuova vita a una parete o a un mobile o a un oggetto che tiene in casa o a cui è particolarmente affezionato. “L’officina di Ceci”, dunque,  come spin-off di una storia iniziata molto tempo fa.

Vittorio Nardi e sua moglie Leonilde Ciani, già commercianti di scarpe, scesero a Grosseto nel 1958 per aprire il primo negozio di plastiche della città e uno dei pochissimi di tutta la Toscana. Si chiamava Plastilene e si trovava sempre in via Oberdan, nell’ex deposito Rama. L’obiettivo era dare un futuro sicuro al piccolo Carlo, farlo studiare e offrirgli le migliori opportunità del mondo moderno. Furono anni di grandi sacrifici. Vittorio e Leonilde dormivano nel retrobottega perché quando apri un nuovo negozio all’inizio non ci sono grandi possibilità economiche. La capacità di capire ciò che a Grosseto mancava e di portarlo sul mercato, però, ha poi consentito alla famiglia Nardi di superare le difficoltà iniziali e di diventare un vero e proprio punto di riferimento per tutta la città. Così nel 1973 si rende necessario un primo trasferimento in via Tripoli, mentre nel 1985 si registra l’apertura di un secondo punto vendita nell’attuale sede di via Oberdan. E’ proprio qui che, nel 1992, la “Casa della plastica”, il negozio che ha fatto conoscere ai grossetani tanti prodotti ‘strani’ poi diventati essenziali nella vita di tutti i giorni come lo stendino in plastica per i panni, riunisce i due esercizi e diventa ‘Nardi Casa’ dove Carlo, Cristina e i ‘piccoli’ Cecilia e Massimo Nardi trascorrono, lavorando, gran parte della loro vita.

Adesso, a distanza di 32 anni, nuovo cambiamento ‘dettato’ dall’entusiasmo di Cecilia Nardi, nipote di Vittorio e Leonilde, nonché figlia di Carlo Nardi e Cristina Pierini, la quale dopo il diploma al liceo artistico di Grosseto, il corso di Marketing e comunicazione al Polimoda di Firenze e i corsi di Wedding Designer e Flower Designer, ha deciso di proseguire l’impegno della famiglia nel commercio, confermando l’attenzione all’innovazione.

“Fatta eccezione per i periodi di studio ho sempre vissuto in negozio – racconta Cecilia Nardi – Per me il commercio è molto più di un lavoro; è un servizio che si rende alla comunità nella quale si vive. Perché un negozio (e mi riferisco ai negozi di vicinato, principalmente quelli a conduzione familiare) è un punto di riferimento intriso di calore e di umanità. E’ un luogo dove non ci si limita all’acquisto di un prodotto, ma in esso si condividono momenti di vita quotidiana: i negozianti con i clienti e viceversa. Credo molto nella centralità dei piccoli negozi perché una città possa continuare a sentirsi viva e possa dunque guardare al domani con fiducia. Anche per questo ho deciso di proseguire nell’attività di famiglia nonostante tanti mi consigliassero di non farlo vista la difficile congiuntura”.

Come detto, “L’officina di Ceci” aprirà i battenti il prossimo 19 aprile. “Sarà sì un negozio – spiega Cecilia Nardi – ma anche un laboratorio in cui i clienti potranno trovarci al lavoro, intenti a dare nuova vita e nuova funzionalità a oggetti ormai in disuso o in cattivo stato di conservazione. Lo definirei un laboratorio del recupero che utilizzeremo anche come sede di corsi pensati per insegnare a chiunque come trasformare, recuperandola, una vecchia sedia della nonna o cose del genere. Il locale, di circa 90 metri quadrati, sarà diviso in due ambienti. Oltre all’officina avremo anche la parte vendita dove metteremo a disposizione tutto l’occorrente per procedere in autonomia a un restyling di qualità dei propri oggetti. A cominciare dalle vernici speciali del tutto naturali che consentono qualsiasi tipo di lavorazione in ambienti chiusi senza conseguenze sulla salute”.

“Quello della famiglia Nardi è un esempio non solo della resilienza degli imprenditori del commercio che nonostante le difficoltà dettate dalle condizioni economiche più generali del Paese stringono i denti e vanno avanti – commenta Giulio Gennari, presidente Confcommercio Grosseto – ma è anche un esempio di positività, ovvero di fiducia in un futuro che può essere migliore del presente. A Carlo e Cristina un grazie sincero per tutto quello che hanno fatto per la città in questi decenni e a Cecilia Nardi un grandissimo in bocca al lupo per questa avventura da tutto lo staff di Confcommercio Grosseto”.

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