Confcommercio-Imprese per l’Italia, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno sottoscritto l’accordo per il rinnovo del CCNL del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi, il contratto di riferimento per le imprese del settore e per circa tre milioni di lavoratori. SCARICA QUI
“E’ una notizia importante tanto per i lavoratori del commercio, quanto per le imprese – commenta Giulio Gennari, presidente Confcommercio Grosseto – perché il contratto era fermo da molti anni e la trattativa ha inevitabilmente subito gli effetti di una pandemia che è stata devastante per le imprese, ma anche per i consumatori. Il risultato ottenuto, dunque, deve essere a mio avviso letto come l’ennesima mano tesa del mondo imprenditoriale al Sistema Italia nel suo insieme, ovvero la volontà del comparto datoriale di voler iniettare ancora fiducia in un processo di ripresa che seppur a fatica sta comunque compiendo passi in avanti. L’accordo per il rinnovo contrattuale muove dalla considerazione che stimolare il potere di acquisto delle famiglie mediante un ragionato incremento salariale non possa che restituire benefici al commercio stesso. Ad esempio sul complicato fronte del reclutamento della manodopera che in questi ultimi anni ha creato notevoli disagi alle imprese. Gli aumenti salariali previsti dal rinnovo del contratto nazionale a partire dal prossimo 1 aprile dovrebbero rappresentare un incentivo per le persone in cerca di occupazione”.
“Parallelamente a ciò – aggiunge Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – va detto che la trattativa per il rinnovo del contratto è stata comunque una occasione determinante per conseguire risultati concreti che da tempo le aziende stavano chiedendo, come lo stop ai tentativi di irrigidimento di alcune regole che se fossero andate in porto avrebbero causato diverse difficoltà alle aziende. Penso a quelle sulla flessibilità, ad esempio. Nel rinnovo del contratto, inoltre, sono state integrate le causali per assunzioni a termine che consentono di ricorrere davvero con snellezza al contratto a termine, nella sicurezza di non incorrere in contenziosi. Insomma, con il rinnovo si è raggiunto un punto di equilibrio che ritengo possa far bene all’intero sistema”.
L’accordo, con validità dal primo aprile 2023 al 31 marzo 2027, infatti, prevede un aumento a regime di 240 euro in busta paga al quarto livello, comprensivi di quanto già riconosciuto con il Protocollo straordinario del dicembre 2022, e in aggiunta una “Una Tantum” a completamento del periodo di carenza contrattuale, di 350 euro, suddivisa in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.
“Il risultato del rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro, giunto al termine di un lungo negoziato – conclude Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – contribuirà a rafforzare le relazioni tra le parti ed assicurare alle imprese e ai lavoratori del commercio della nostra provincia le necessarie condizioni di stabilità fino al 2027. Nel 2023 l’inflazione è aumentata a una velocità doppia rispetto agli stipendi. L’incremento salariale pertanto va responsabilmente ritenuto indispensabile per sostenere i consumi, pur nella consapevolezza che sarà un impegno pesante per molte imprese. E sappiamo bene che questo non basta, perché ci aspettiamo dallo Stato una conseguente ed ulteriore riduzione del cuneo fiscale”.