Nuovo elenco attività produttive essenziali nel decreto del 25 marzo

Il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto contenenti modifiche al precedente DPCM che fissa la lista delle attività imprenditoriali e industriali considerate essenziali per le quali non c’è l’obbligo di chiusura degli impianti.

Nulla cambia per il commercio al minuto.

La modifica porta con sè una riduzione delle attività consentite. Restano garantiti i servizi finanziari di banche e assicurazioni, le filiere alimentari, le industrie di cibo e bevande, le attività dei corrieri delle consegne a domicilio, servizi postali, trasporti, alle attività impegnate nelle riparazioni di prodotti di elettronica, elettrodomestici, auto e moto ecc..
Viene invece limitata l’operatività dei call center, che possono rimanere aperti principalmente per attività di assistenza, ma non più per le chiamate di marketing verso gli utenti.

Confermata la possibilità delle deroghe: le attività il cui codice ateco non rientri nella nuova lista riportata nel decreto del 25 marzo, ma che sono funzionali a filiere produttive essenziali o strategiche, possono proseguire a lavorare previa comunicazione al Prefetto.

Alle imprese che non erano state sospese dal DPCM 22 marzo 2020 e che, per effetto del presente decreto, dovranno sospendere la propria attività, sarà consentita la possibilità di ultimare le attività necessarie alla sospensione, inclusa la spedizione della merce in giacenza, fino alla data del 28 marzo 2020.

 

SCARICA QUI SOTTO IL DECRETO CON LA NUOVA LISTA DEI CODICI ATECO
decreto-mise-ateco-25-03-20

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