Dopo la decisione della Regione Toscana di autorizzare la vendita di materiale di cancelleria e giocattoli all’interno dei supermercati, l’associazione di categoria alza la protesta a nome di cartolerie, cartolibrerie e giocattolai
“Una decisione assurda e inammissibile”. Così Confcommercio Grosseto definisce l’ordinanza della Regione Toscana che autorizza la vendita di materiale di cancelleria e giocattoli solo all’interno dei supermercati.
L’Ascom Confcommercio di Grosseto si unisce al coro di protesta che la stessa associazione di categoria, in queste ore, sta lanciando su tutto il territorio regionale, in particolare a difesa delle numerosissime aziende dei settori specifici: cartolerie, cartolibrerie e giocattolai.
“Il DPCM dell’11 marzo ha imposto la chiusura di queste come di altre tipologie di negozi – dicono da Confcommercio Grosseto – Per questo, soprattutto per le famiglie è emersa la necessità di procurarsi articoli per i figli alle prese con compiti e le video lezioni scolastiche. Così molte cartolerie si sono attrezzate con la consegna a domicilio, più per offrire un servizio ai clienti che per tentare un nuovo business remunerativo. Lo stesso hanno fatto i negozi di giocattoli. Ora però la Regione Toscana di fatto ha deciso di favorire solo le imprese della grande distribuzione. Se si riconoscono la cancelleria e i giochi come prodotti di prima necessità, allora anche cartolerie e giocattolai devono tornare ad aprire. Non si comprende perché lo stesso prodotto si può acquistare solo nei supermercati, a scapito dei piccoli negozi di vicinato, quando questi ultimi, con le adeguate accortezze, potrebbero far fronte alle richieste dei propri clienti in sicurezza”.