Confguide organizza per il Lunedì di Pasqua due visite: al mattino a Massa Marittima e nel pomeriggio a Vetulonia. La giornata festiva è l’occasione per godere della bellezza di importanti realtà culturali della nostra provincia ed anche per invitare familiari ed ospiti a conoscere la storia ed i monumenti che rendono la Maremma una mèta ambita ed apprezzata.
Quindi non rimane che coinvolgere gli amici e prenotare un’esperienza che renderà la festa piacevole ed interessante!
Massa Marittima
Nel cuore delle Colline Metallifere e con alle spalle una storia ultra millenaria, Massa Marittima fu un fiorente e ricco centro medievale, grazie alla ricchezza mineraria e all’intensa attività estrattiva. Per ben 110 anni, caso raro in Maremma, fu Libero Comune e furono anni straordinari in cui Massa Marittima commissionò ai più grandi artisti del tempo molti dei monumenti e delle opere d’arte ancora presenti in città: tra questi una Cattedrale tra le più belle della Toscana e meravigliosi capolavori artistici, come la Maestà di Ambrogio Lorenzetti.La visita della città permetterà di conoscerne la storia e le principali emergenze artistiche e architettoniche.
Inizio visita ore 10, prezzo 10 euro. Guida Fabiola Favilli, prenotazione obbligatoria al 3385623163.
Vetulonia la grande. La potente città etrusca che aveva il controllo contemporaneamente sul Lago Prile, sul mare e sulle Colline Metallifere affascina ancora con le rovine che fanno parte del tessuto urbano, e con i preziosi oggetti rinvenuti nelle sepolture delle necropoli sparse sul territorio. Dopo la conquista romana e la sua decadenza se ne perse il nome e la localizzazione: di Vetulonia rimanevano le citazioni nei testi classici, come nelle opere di Dionigi d’Alicarnasso, che la menziona tra gli alleati con i Latini in opposizione a Roma nel VII sec. a.C., e di Silio Italico, che ricorda come Roma avesse assunto i simboli del potere propri di Vetulonia, come i fasci littori, la toga listrata e la sella curule, e come Plinio, che la cita in merito alla suddivisione dell’Etruria in epoca augustea. Aveva acquisito la fama di città leggendaria, quando alla fine del 1800 il medico condotto Isidoro Falchi, appassionato d’archeologia, formulò l’ipotesi di aver ritrovato Vetulonia a seguito del rinvenimento di straordinari reperti di numerosissime e monumentali tombe. Una storia avvincente e da romanzo, quella della gloriosa Vetulonia, che scompare nell’oblio per 1500 anni e ritrova il suo posto nella storia e nel territorio, in particolare dai primi anni duemila con la riapertura del suo Museo Archeologico Etrusco.
Visita ore 15, prezzo 10 euro + biglietto d’ingresso al Museo Archeologico Isidoro Falchi. Guida Fabiola Favilli, prenotazione obbligatoria al 3385623163.