“Le date dei saldi di fine stagione sono frutto della decisione della Conferenza delle Regioni che quest’anno, anche grazie alle pressioni delle Associazioni di categoria, hanno di nuovo optato per una data unica su tutto il territorio nazionale, ovvero giovedì 6 luglio, eliminando fastidiose disomogeneità tra regioni limitrofe. Pensare oggi ad un intervento legislativo, ancorché auspicabile, è decisamente velleitario”.
Inizia così la puntualizzazione che il direttore di Confcommercio Grosseto Gabriella Orlando mette nero su bianco, con l’intenzione di sgombrare il campo da ogni equivoco.
“E’ evidente che all’inizio di luglio la stagione sia appena partita e che sia sempre troppo presto per i saldi, come ogni anno diciamo – continua Orlando – ma è bene ricordare cosa è successo e cosa sta succedendo, dando indicazioni corrette e puntuali, invece di scaldare inutilmente gli animi”.
Orlando parte da una considerazione: “Anzitutto va sottolineato che i commercianti sono molto divisi sull’argomento, e che ogni modifica su date e modalità sicuramente scontenta qualcuno, come abbiamo visto nel 2020 con i saldi nel mese di agosto”.
Il direttore di Confcommercio Grosseto quindi precisa: “La data di inizio dei saldi estivi, secondo quanto previsto dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dovrebbe coincidere ogni anno con il primo sabato del mese di luglio. Per il 2023, essendo effettivamente ‘troppo anticipata’, la Commissione sviluppo economico ha stabilito di derogare, spostando a giovedì 6 luglio la data di inizio”.
“In secondo luogo – aggiunge – l’Italia è l’unico Paese che ha una regolamentazione stringente sui saldi, mentre i colossi dell’e-commerce hanno continuato a fatturare a suon di sconti, massacrando i piccoli negozi, ed è anche bene ricordare che ci sono stati già due tentativi, del Governo Draghi e del Governo Meloni, di liberalizzare saldi e vendite promozionali, frenati anche grazie al nostro intervento”.
L’impressione è che a molti sembra sfuggire la vera notizia per i commercianti. “La notizia vera è un’altra – conclude Gabriella Orlando – Si tratta del Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023 che recepisce la Direttiva europea 2019/2161, la cosiddetta Direttiva Omnibus, relativa alla protezione dei consumatori. Per noi di Confcommercio, che da sempre diciamo a gran voce ‘Stesso mercato, stesse regole’, rappresenta una vittoria sindacale perché, per la prima volta, nel Codice del consumo sono state introdotte norme che, dal 1° luglio prossimo, devono essere rispettate non più solo dai negozi fisici, ma anche dagli shop on-line. Grazie a questi nuovi indirizzi europei l’Autorità garante ha già potuto sanzionare per oltre 5 milioni di euro un colosso dell’e-commerce come Yoox per prezzi ingannevoli e limiti al diritto di recesso. Sull’argomento la nostra Associazione ha già realizzato un webinar e informato gli associati sulle novità sulle quali stare attenti, che riguardano, in particolare, gli annunci sulle riduzioni dei prezzi”.