Lo sciopero dei distributori di carburante indetto da Figisc-Confcommercio unitariamente alle altre single sindacali di categoria Faib e Fegica per i prossimi 25 e 26 gennaio è stato per il momento “congelato”. Si vedrà nelle prossime ore e nei prossimi giorni se potrà essere revocato o se, invece, dovrà essere confermato. Ciò a seguito del positivo incontro avvenuto questa mattina tra il Governo e i presidenti nazionali delle tre sigle sindacali che tutelano gli interessi dei gestori degli impianti di carburante.
“C’è sollievo nell’apprendere la notizia di una ritrovata disponibilità al dialogo e al confronto da parte del Governo – commenta Andrea Fabbri, della segreteria territoriale Figisc-Confcommercio Grosseto -Fino a pochi giorni fa, infatti, nessuno avrebbe potuto immaginare che un giorno si sarebbe arrivati a un punto di così alta tensione con un Esecutivo nei confronti del quale la categoria aveva comunque manifestato una neutrale fiducia. Apprendere oggi, dunque, che il Governo ha voluto chiarire ai nostri rappresentanti sindacali nazionali di FIGISC-CONFCOMMERCIO come non abbia mai pensato ai gestori di impianti di carburante come a un insieme di speculatori ci libera da molte angosce e offre la possibilità di riprendere un percorso di costruttiva collaborazione, mettendo fine alle polemiche degli ultimi giorni. La guardia, comunque resta alta come ben evidenziato dai nostri sindacati”.
Di seguito la nota congiunta delle segreterie nazionali di Figisc-Confcommercio, Faib e Fegica:
“Apprezzato il chiarimento avuto con il governo, che ripristina una verità inequivocabile: i gestori non hanno alcuna responsabilità per l’aumento dei prezzi, nè per le eventuali pretese speculazioni di cui si è parlato. Per quello che riguarda le organizzazioni dei benzinai, le polemiche finiscono qui. Ora è il momento di lavorare seriamente per restituire efficienza e piena legalità alla rete. Già nei prossimi giorni, le organizzazioni dei gestori si rendono disponibili ad affrontare i temi sul tavolo e ad individuare strumenti, anche normativi, utili ad affrontare sia la contingenza che soprattutto la prospettiva. Un percorso che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese, al momento congelato seppure con la riserva per una sua sospensione in funzione dell’esame del testo del decreto una volta emanato”.