Lo storico ristorante di pesce ha preso sede in via Gramsci a Grosseto; le congratulazioni di Confcommercio Il mare arriva in città. E’ una bella sorpresa natalizia quella che i buongustai grossetani troveranno sotto l’albero alla notizia che la “La Buca di Talamone” sta per aprire a Grosseto, in via Gramsci 10.
O meglio, il mitico ristorante di pesce si trasferisce nel capoluogo per l’inverno e la primavera. Per la serata di apertura, giovedì sera 21 dicembre, c’è già il tutto esaurito. Si tratta di un’attività importante, membro dei Locali Storici Italiani con tanto di titolo ritirato in Quirinale. Era il 1966 quando, in quel di Talamone, Franca Ciocca e Vittorio Fabbrizzi aprirono la loro pizzeria, che in realtà era anche una rosticceria, una pasticceria e un ristorante (dove però si serviva carne e cacciagione). Dedicata al babbo di Franca, di nome Ulderigo, il locale si chiamava originariamente “La Buca di nonno Ghigo”. Con gli anni, quel locale si è poi trasformato nel ristorante di pesce che conosciamo oggi.
In due annualità, nel 1989 e nel 1994, Franca Ciocca è stata premiata dall’Accademia Italiana della Cucina con il prestigioso riconoscimento del “Cuoco d’oro internazionale” che le è valso l’invito a Bukingham Palace. Ai fornelli della “Buca”, negli ultimi 45 c’è la figlia di Franca, Barbara Fabbrizzi, che gestisce l’attività con tutta la sua famiglia, a garantire un bellissimo passaggio generazionale. Nel nuovissimo ristorante di Grosseto come a Talamone, in cucina Barbara è infatti affiancata da suo figlio Alessandro, mentre in sala ci sono il marito Marco Carpano e l’altro figlio, Marco; insieme a loro, compaiono il nipote Nicholas e il collaboratore Modu. Barbara non vuole essere definita chef, ma cuoca. Orgogliosamente lo spiega così: “Noi non facciamo cucina gourmet, ma cucina tradizionale, con il massimo rispetto della materia prima che è di grande qualità, perché lavoriamo da sempre con i pescatori di Talamone. Come giustamente dice mio figlio, ‘Nulla è più moderno della tradizione’ ”.
Il pesce alla Buca di Talamone è talmente fresco che i clienti dicono che “nei piatti di Barbara si sente il mare….”. Illustrando il menù, Barbara si illumina e nelle sue parole si legge la sua passione per la cucina. “Avremo, come sempre, pesce freschissimo ed oltretutto a prezzi giusti – assicura Fabbrizzi – orate, spigole di mare, polpi, bianchietti, rossetti… Anche per l’ultimo dell’anno stiamo preparando un menù da sogno, con pastella di bianchetti, parmigiana d’aragosta, ricci con le ostriche, cavatelli con lo scorfano e tanto altro ancora”.
“Alla Buca di Talamone si respira una bellissima aria di casa – commentano da Confcommercio Grosseto – Diamo il benvenuto in città alla famiglia Carpano-Fabbrizzi. Per noi ogni apertura di nuova attività deve essere vissuta come una festa, ancor più perché, in questo caso, si è scelto un fondo commerciale sfitto, dove c’era un ristorante chiuso ai tempi del Covid. Il ristorante ‘La buca di Talamone’ va così a riqualificare una via importante come via Gramsci, a ridosso dell’ingresso del centro storico. Buon lavoro ai nostri associati”