Turismo in Maremma, estate “amara”: ottimi risultati compromessi dai rincari

“A livello turistico, in Maremma Toscana l’impressione è di essere tornati ai livelli pre-Covid, ma non possiamo dirci certo soddisfatti in quanto il lavoro delle imprese è stato compromesso, se non vanificato, dall’impennata fuori controllo dei costi di gestione e delle utenze. I rincari energetici sono davvero insostenibili e tutti i giorni riceviamo le richieste di aiuto da parte degli associati”.

E’ un bilancio che, in sostanza, lascia l’amaro in bocca quello stilato a fine agosto dalla Confcommercio di Grosseto. L’associazione presieduta da Giulio Gennari parla di una stagione turistica brillante, certamente avvantaggiata dalle condizioni climatiche favorevoli che hanno invogliato il turismo. “Diciamo che le strutture ricettive hanno registrato un quasi tutto esaurito in questi ultimi tre mesi – spiegano ancora dalla Confcommercio di Grosseto – Abbiamo notizia di risultati di tutto rispetto per quanto concerne l’intero sistema dell’accoglienza, dagli alberghi, ai ristoranti, agli stabilimenti balneari, la provincia di Grosseto è stata veramente una meta gettonata e le prospettive per settembre promettono altrettanto bene”.

Più nel dettaglio, l’associazione grossetana parla di un lieve calo delle presenze rispetto all’estate 2021 e di un interessante ritorno degli stranieri.

“L’estate scorsa va annoverata negli eventi eccezionali – osservano dalla Confcommercio Grosseto – un periodo di ripresa dopo il doloroso trauma del lockdown, con realtà come Castiglione della Pescaia, Grosseto ed Orbetello che insieme hanno fatto registrare oltre 3,4 milioni di presenze, superando i flussi turistici di Firenze. Numeri da capogiro considerata la situazione, ma avevamo perso completamente i flussi dai paesi esteri. In questi mesi, invece, abbiamo potuto riapprezzare un aumento consistente di stranieri, nonostante le arcinote difficoltà infrastrutturali che abbiamo sul territorio, ed abbiamo rivisto anche i ‘big spender’ come  gli americani”.

Continuano dalla Confcommercio di Grosseto: “I numeri sono cresciuti, e dovremmo essere contenti di come sia andata l’estate 2022 per il tessuto economico provinciale, ed invece è la marginalità che è molto, troppo, inferiore agli anni scorsi. Con ‘Bollette in vetrina’ abbiamo dato vita ad un’iniziativa immediata, volta a testimoniare l’insostenibile incremento dei costi di energia elettrica e gas di fronte ai cittadini, mentre a livello nazionale la nostra Associazione ha intrapreso una battaglia di vitale importanza per chiedere al Governo di agire immediatamente, al fine di scongiurare la chiusura delle attività”.

“Basta speculazioni… – tuonano dall’Associazione con sede in viale della Pace – Basta ricondurre le cause alla guerra in Ucraina. Come Confcommercio Grosseto abbiamo lanciato i primi gridi di allarme sul caro energia raccogliendo drammatiche testimonianze tra le nostre imprese associate già dallo scorso gennaio”.
Altre parole amare, infine, sugli stabilimenti balneari. “Continuando a convivere con la terribile spada di Damocle delle gare per le concessioni, nessun bilancio può essere positivo per un imprenditore del settore – concludono dall’Ascom – Questo Governo non metterà mano a decreti attuativi, e dunque permane l’incertezza su come la Legge verrà applicata. E comunque il SIB, il nostro Sindacato Italiano Balneari, non mollerà certo la presa. Percorreremo tutte le strade possibili, fino all’ultimo, per la tutela e la salvaguardia della categoria”.

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