Avvento: “La direttiva europea Bolkestein è diventata una scusa per scatenare una sorta di lotta di classe. Gli stabilimenti balneari sono dei presidi per la sicurezza dei bagnanti”

“Gli stabilimenti balneari sono dei presidi per la sicurezza di tutti i bagnanti, non sono soltanto un servizio che si rende ai turisti. Nelle spiagge libere, laddove non c’è la presenza dei professionisti del salvataggio, i rischi sono molto superiori”. Così Daniele Avvento, presidente del SIB Sindacato Balneari Confcommercio Grosseto, rinforza la presa di posizione del sindacato regionale sul tema.

Confcommercio snocciola alcuni dati a supporto: “Il dato relativo alle morti per annegamento nei tratti di costa presidiati dalle concessioni e in quelli liberi  – illustrano dall’associazione –  è ben chiaro: si tratta di un rapporto 1 a 100. Non solo, le Capitanerie di Porto della Toscana, proprio per tutelare la sicurezza, chiedono una postazione bagnino ogni 80 metri e fanno controlli periodici per verificarne l’adeguatezza. A maggior ragione, siamo tutti stupiti di fronte a certi comitati e certe richieste, come quella di Rifondazione Comunista sull’Isola d’Elba, finalizzate a cancellare le licenze dei balneari”.
Secondo il SIB grossetano e regionale, la direttiva europea Bolkestein sembra che sia diventata una scusa per scatenare una sorta di lotta di classe. Daniele Avvento riprende poi le parole della presidente regionale SIB Stefania Frandi: “Come ben detto dalla nostra presidente, chi bolla gli imprenditori del settore come meri speculatori di un bene comune (e cioè le spiagge), fa demagogia e dimentica che le nostre imprese offrono servizi importanti per la comunità, producono occupazione e fanno parte di quel sistema di accoglienza che è il valore aggiunto del turismo italiano”.

In merito alla questione Bolkestein, è arrivato ora l’importante assist della Regione Toscana, che ha effettuato la mappatura delle coste. “I risultati confermano che meno di un terzo delle coste toscane (86 km sui 269 totali) è dato in concessione – continua Avvento – non c’è affatto scarsità di risorse naturali e questo potrebbe aiutarci ad evitare che i titoli concessori esistenti siano rimessi a bando, come invece vorrebbe la direttiva europea”.

“Confidiamo che si possa mettere un punto definitivo alla vicenda: noi vogliamo continuare a far bene il nostro mestiere e ad investire sul futuro – proseguono dal SIB Confcommercio  – che siamo aziende competenti e affidabili ce lo dimostrano anche i nostri partner finanziari. Per esempio, abbiamo stretto un accordo con Castagneto Banca 1910, che concede una garanzia fino a 20mila euro con una commissione annua pari a zero (1% per importi superiori ai 20mila) alle imprese balneari che, su richiesta dei Comuni, necessitano di una fidejussione bancaria per il rilascio della concessione demaniale”.
L’accordo è valido in esclusiva per gli stabilimenti balneari associati a Sib Confcommercio delle province di Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa ed è naturalmente subordinato alla valutazione del merito creditizio dei soggetti interessati.

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